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L’altro italiano: Il centrocampista messo in ombra dal tecnico del Chelsea durante il suo periodo al West Brom.

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Quando pensi agli italiani che hanno giocato per il West Brom, la tua mente va a un solo giocatore.

Quello è l’attuale allenatore del Chelsea, Enzo Maresca, che ha vissuto un periodo memorabile con l’Albion negli anni ’90 prima di trasferirsi alla Juventus.

Se pensi agli italiani moderni che hanno giocato per l’Albion, allora guardi alla squadra attuale e a Gianluca Frabotta, arrivato al club in estate. Potresti anche considerare Mo Diomande un attuale “Baggie” italiano, ma è stato convocato in squadra solo una volta.

Tuttavia, c’è un terzo italiano che ha giocato per l’Albion, probabilmente meno conosciuto del centrocampista Maresca degli anni ’90, ma che era al club nello stesso periodo di lui.

Prima dell’arrivo di Maresca all’Albion, il club aveva già sfruttato l’aumento dei giocatori stranieri e la sentenza Bosman che stava rivoluzionando il calcio.

Il centrocampista Mario Bortolazzi attirò l’attenzione del club e arrivò sotto la guida di Dennis Smith nell’estate del 1998, dopo essere stato svincolato dal Verona.

Vincitore della Serie A con il Milan, Bortolazzi era un centrocampista verso la fine della sua carriera, essendo approdato all’Albion a metà dei suoi 30 anni.

Tuttavia, aveva un curriculum di tutto rispetto ed è stato un acquisto notevole per il club in quel periodo.

Tra i club in cui ha militato figurano Mantova, Fiorentina, Milan, Parma, Verona, Atalanta e infine Genoa, dove ha trascorso otto stagioni e collezionato oltre 250 presenze.

Per l’Albion, era qualcosa di esotico: non uno, ma due italiani in squadra negli anni ’90, un periodo in cui le formazioni dell’Albion erano, diciamo, poco memorabili.

Come spesso accadeva all’Albion negli anni ’90, fu una stagione piuttosto mediocre, conclusa al 12° posto nella vecchia Nationwide First Division.

Per Mario Bortolazzi, l’anno in maglia Albion fu piuttosto tranquillo. Disputò 35 partite e segnò due gol, diventando in alcuni momenti una presenza fissa in squadra, ma fu in gran parte oscurato dal suo connazionale, che si trovava all’inizio della sua carriera.

Dopo appena un anno, Bortolazzi tornò in Italia, mentre Maresca rimase per altri sei mesi prima di essere ceduto alla Juventus in un affare da milioni di sterline.

L’esperto centrocampista italiano continuò la sua carriera nel suo paese con il Livorno, il Calcio Lecco e infine tornò al Livorno, dove si ritirò nel 2002/03.

Appesi gli scarpini al chiodo, Bortolazzi intraprese la carriera di allenatore proprio nel club dove aveva chiuso la carriera. In seguito lavorò con la nazionale italiana e con il Napoli in Serie A, prima di unirsi al Parma nel 2012.

Bortolazzi potrebbe non aver lasciato un segno indelebile all’Albion, ma il suo nome e il suo periodo al club sono ancora ricordati da molti tifosi dell’Albion.

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