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Sky: Lecce chiede una cifra record di 40-50 milioni per il talento nel mirino di Milan e Napoli

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Il Milan è stato recentemente accostato a Patrick Dorgu, ma la sua valutazione è ora aumentata vertiginosamente. Secondo quanto riportato da Sky (tramite MilanNews), la situazione riguardante Dorgu, che è senza dubbio il giocatore che ha brillato di più per il Lecce da quando la squadra è tornata in Serie A, è in continua evoluzione.

Il giocatore danese è stato utilizzato sia a centrocampo che in difesa dal tecnico Gotti, ormai esonerato, mentre si attende l’arrivo di Marco Giampaolo. La dirigenza del Lecce è determinata a realizzare la plusvalenza più alta della gestione Corvino quando deciderà di vendere Dorgu. Già lo scorso anno, il giocatore era stato vicino al trasferimento a Tottenham e Chelsea, e ora si crede che i giallorossi vogliano offerte nell’ordine di 40-50 milioni di euro.

Negli ultimi mesi, Dorgu è stato accostato anche al Milan, ma la squadra che sembra essere maggiormente interessata al momento sembra essere il Napoli. In questa prima parte di stagione, ha segnato due gol in 13 partite tra campionato e coppa, sebbene il Lecce stia attraversando delle difficoltà generali.

Con Theo Hernandez che non ha avuto un vero e proprio sostituto affidabile da un po’ di tempo e dato che il terzino francese sta affrontando delle difficoltà fisiche e psicologiche, il Milan potrebbe cercare di investire in un nuovo terzino sinistro. Tuttavia, una cifra così alta per un possibile vice-Hernandez sembra al momento difficile da giustificare.

Galliani: “Maldini è il Milan. Gli ho offerto tutte le posizioni sotto la mia, ha rifiutato”

Adriano Galliani, storico dirigente del Milan, ha recentemente rilasciato dichiarazioni che hanno scosso il mondo del calcio, facendo luce sul divorzio tra Paolo Maldini e il club rossonero. In un’intervista, Galliani ha parlato apertamente del suo rapporto con Maldini e della decisione dell’ex capitano di non accettare le offerte del club per rimanere nel suo organico, nonostante le proposte di ruoli dirigenziali.

Un’offerta di Galliani a Maldini

Secondo Galliani, la separazione tra Maldini e il Milan non è stata causata da una mancanza di stima reciproca, ma da divergenze riguardanti il ruolo che l’ex difensore avrebbe dovuto ricoprire all’interno della società. “Maldini è il Milan, è simbolo di questa squadra e di questa città”, ha esordito Galliani. “Quando è arrivato il momento di prendere decisioni importanti per il futuro del club, ho cercato di coinvolgerlo. Gli ho offerto tutte le posizioni dirigenziali sotto la mia, ma lui ha sempre rifiutato”.

Queste parole di Galliani fanno riferimento al periodo in cui Maldini ha ricoperto il ruolo di direttore dell’area tecnica, lavorando al fianco dell’amministratore delegato Ivan Gazidis. La relazione tra Maldini e la dirigenza si era deteriorata progressivamente, culminando con la decisione di Maldini di lasciare il club a seguito di divergenze con la nuova gestione del Milan.

Maldini e la sua visione del club

Maldini, uno dei più grandi giocatori della storia del Milan e del calcio mondiale, ha sempre avuto una visione chiara e precisa del ruolo che il club doveva svolgere a livello dirigenziale. La sua visione si basava sulla valorizzazione della tradizione e della storia del Milan, cercando di mantenere un equilibrio tra l’eredità del passato e le esigenze del futuro. Tuttavia, la sua proposta di rimanere nell’organigramma del club non coincideva con quella della dirigenza di Gazidis e dei nuovi proprietari, che avevano una visione diversa per la gestione sportiva e strategica del Milan.

Il mancato accordo tra Maldini e la dirigenza ha portato alla sua separazione dal club, creando non poche polemiche, in quanto molti tifosi hanno considerato il suo allontanamento come un tradimento nei confronti di una delle figure più emblematiche della storia recente del Milan.

Galliani difende la sua posizione

Nonostante le divergenze tra Maldini e la nuova dirigenza, Galliani ha voluto difendere le sue azioni e quelle della società. “Abbiamo cercato in ogni modo di mantenere Paolo nel club”, ha continuato Galliani. “Gli ho fatto delle proposte concrete, ma lui ha rifiutato tutte le soluzioni che gli ho offerto, preferendo restare fedele alla sua visione. È una decisione che rispetto, ma che non posso condividere completamente”.

Galliani ha anche sottolineato come Maldini abbia avuto un ruolo fondamentale nella crescita e nei successi del Milan durante la sua carriera da giocatore. “Maldini è stato il cuore e l’anima del Milan, è stato il capitano di una delle squadre più forti della storia. Non dimenticherò mai i trionfi conquistati insieme”.

Il futuro del Milan e Maldini

Il futuro del Milan dopo la separazione da Maldini è stato caratterizzato da un processo di evoluzione sotto la guida di Paolo Scaroni e Gazidis, con un focus sul rafforzamento della struttura societaria e delle operazioni di mercato. Tuttavia, molti tifosi hanno continuato a chiedere un ritorno di Maldini, ritenendo che la sua esperienza e il suo legame con il club fossero un valore imprescindibile per il futuro della squadra.

Per quanto riguarda il futuro di Maldini, l’ex capitano ha dichiarato che è pronto ad affrontare nuove sfide e a esplorare altre opportunità nel mondo del calcio. La sua immagine, tuttavia, resta indissolubilmente legata al Milan, e non è escluso che in futuro possieda un ruolo chiave in un eventuale ritorno.

Conclusioni

Le parole di Galliani confermano la complessità della situazione che ha portato alla separazione tra Maldini e il Milan. La sua proposta di offrire ruoli dirigenziali sotto la sua supervisione è stata una chiara manifestazione del desiderio di mantenere Maldini all’interno del club, ma la sua risposta negativa ha portato alla fine di un’era. Ora, con il Milan che guarda al futuro con nuove idee e nuove ambizioni, resta da vedere se Maldini, figura leggendaria, troverà il modo di tornare a casa o se proseguirà la sua carriera altrove, con la consapevolezza che il suo nome rimarrà per sempre legato alla storia della squadra rossonera.

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