CM: Osimhen torna sul mercato – la posizione di Napoli, Milan e Juventus

Victor Osimhen è stato una delle sorprese dell’estate, trasferendosi al Galatasaray dopo una lunga telenovela. Tuttavia, il suo futuro oltre questa stagione rimane un’incognita.

Come ricorda Calciomercato.com, il sogno di Osimhen di approdare in Premier League non si è concretizzato e alla fine un giocatore con un valore di mercato di oltre 100 milioni di euro e uno stipendio di 12 milioni netti a stagione è approdato nella capitale turca.

Con sei gol in altrettante partite di campionato e due in Europa League, Osimhen ha ritrovato fiducia. Tuttavia, il suo è un prestito secco, il che rinvia la questione del suo futuro definitivo alla prossima estate.

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, vuole almeno la stessa cifra pagata per acquistarlo dal Lille, ovvero 75 milioni di euro, che corrisponde anche alla sua clausola rescissoria dopo il rinnovo con i partenopei fino al 2027. Una cifra chiaramente fuori dalla portata del Galatasaray.

Se Osimhen dovesse continuare a mantenere la media di un gol a partita da qui a gennaio – senza contare il resto della stagione – è naturale aspettarsi che più di un club bussi alla porta del Napoli.

Alcuni club ricchi di Premier League come Arsenal, Chelsea o Manchester United potrebbero tentare un assalto già a gennaio. Tuttavia, sebbene il richiamo del calcio inglese e l’idea di tornare in un campionato più competitivo siano prospettive allettanti per il nigeriano, un accordo invernale appare difficile.

E in Serie A? Escludendo a priori l’ipotesi di un ritorno al Napoli, Osimhen è stato accostato a Milan e Juventus. Alla domanda su un possibile tentativo del Milan di prenderlo in prestito alla fine del mercato, Zlatan Ibrahimovic si è limitato a un sorriso.

Il Milan, da anni attento alla sostenibilità economica, difficilmente potrà permettersi un investimento così importante al momento. Anche la Juventus non sembra in grado di sostenere un’operazione di tale portata, nemmeno con una cessione di Dusan Vlahovic.