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Sacchi critica duramente il Milan: “Dati inquietanti, dimenticate lo Scudetto”

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Arrigo Sacchi, ex allenatore e leggenda del calcio italiano, ha espresso la sua opinione sul momento complicato che sta attraversando il Milan, sottolineando come ogni speranza di Scudetto sia ormai svanita dopo la deludente prestazione contro la Juventus a San Siro.

Sabato scorso, i rossoneri hanno collezionato un modesto 0-0 contro una Juventus decimata dagli infortuni, registrando un solo tiro in porta durante tutto l’incontro. La delusione dei tifosi è stata palpabile, con fischi sonori al termine del match che riflettono una generale sfiducia verso la squadra.

Un inizio di stagione sotto le aspettative

Dopo 12 giornate di campionato, il Milan ha vinto appena cinque partite, un rendimento insufficiente per una squadra che aspira ai vertici. Non solo lo Scudetto appare un obiettivo irrealizzabile, ma anche la qualificazione alla prossima Champions League sembra sempre più a rischio.

Sacchi, nella sua rubrica settimanale per La Gazzetta dello Sport, ha analizzato la partita contro la Juventus, definendola una delle più grigie degli ultimi tempi.

“Ero a San Siro per Milan-Juve, spinto dalla curiosità di vedere dal vivo queste due squadre che, finora, non hanno espresso il loro massimo né in campionato né in Champions League. Beh, ho assistito a una partita grigia come poche: nessuna emozione, nessun lampo. La Juve aveva molte assenze, quindi la loro prestazione può essere giustificata, ma il Milan mi ha veramente deluso.”

Critiche alla squadra e alla società

Sacchi non risparmia critiche alla gestione della squadra, evidenziando la mancanza di un’identità di gioco:

“Questa squadra manca di un gioco corale, collettivo. I reparti non sono connessi: i difensori non aiutano i centrocampisti, e questi ultimi non supportano gli attaccanti. Quando sento dire che Leao non trascina i compagni, mi chiedo: vogliamo capire che Leao non è un leader, per una questione di temperamento?”

Sacchi punta il dito anche contro la società, insinuando che alcune decisioni prese in estate possano essere state superficiali:

“Mi chiedo: siamo sicuri che la dirigenza volesse davvero Fonseca in panchina? Non lo so. In ogni caso, quello che sta producendo il Milan non è soddisfacente e i tifosi sono molto delusi.”

Lo Scudetto è un miraggio

Per Sacchi, ogni sogno Scudetto è ormai svanito:

“Alcuni, con eccessiva fiducia, continuano a considerare il Milan tra i candidati per lo Scudetto. Io dico che i rossoneri possono dimenticarselo. Ci sono troppe squadre davanti a loro che stanno viaggiando a mille e che hanno un gioco ben definito. Per il Milan è più realistico concentrarsi sulla Champions League e cercare di fare il massimo in Europa.”

La via per il successo

Sacchi conclude con un’analisi più ampia, sottolineando ciò che manca al Milan per tornare competitivo:

“Il segreto del successo è semplice: una grande società, un buon allenatore e giocatori che lo seguano fino in fondo. Oggi, tutte queste componenti sono presenti nel Milan? Non credo. Non è possibile giocare contro la Juve in casa e non riuscire nemmeno a fare un tiro in porta. Questi giocatori devono essere stimolati nell’orgoglio.”

Una presa di posizione netta, quella di Arrigo Sacchi, che invita la società a riflettere sulle proprie scelte e a lavorare duramente per ridare al Milan una direzione chiara e ambiziosa.

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