Rafael Nadal dice in esclusiva alla CNN di credere “al 100%” nell’innocenza di Jannik Sinner in merito al suo ritorno dopo la sospensione per doping

CNN – Fonte CNN Newsource

(CNN) — La leggenda del tennis spagnolo Rafael Nadal ha detto in esclusiva a CNN Sports di fidarsi completamente dell’innocenza del numero 1 al mondo Jannik Sinner, mentre l’italiano si prepara a tornare in campo dopo una sospensione per doping.

Sinner è vicino alla fine di una squalifica di tre mesi, dopo essere risultato positivo due volte alla sostanza vietata Clostebol, uno steroide anabolizzante, nel marzo dello scorso anno.

Il tre volte campione Slam aveva inizialmente evitato la sospensione quando la International Tennis Integrity Agency (ITIA) aveva stabilito che non avesse colpa, accettando che la contaminazione fosse avvenuta a causa di uno spray da banco applicato da un fisioterapista.

Tuttavia, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha successivamente presentato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), portando Sinner ad accettare una sospensione dal 9 febbraio al 4 maggio.

In una dichiarazione rilasciata a febbraio, Sinner ha affermato: “Ho sempre accettato di essere responsabile del mio team”, ma ha sempre negato di aver assunto consapevolmente una sostanza vietata.

«Non ho un’opinione chiara, prima di tutto perché non ho tutte le informazioni», ha detto Nadal alla CNN dopo essere stato premiato con lo Sporting Icon Award durante i Laureus World Sports Awards di quest’anno.

«In ogni caso, credo al 100% che Jannik sia innocente. Non penso assolutamente che Jannik volesse fare qualcosa di vietato, quindi credo completamente in lui.»

L’intera vicenda ha portato l’attenzione sui protocolli antidoping nel tennis, con diversi giocatori che hanno espresso preoccupazione per un possibile trattamento preferenziale nei confronti delle stelle più famose.

Sinner, ad esempio, non salterà nessuno Slam durante la sua sospensione.

Recentemente, Serena Williams ha affermato che, se fosse successa una cosa simile a lei, sarebbe stata squalificata per “20 anni” e le sarebbero stati “revocati gli Slam”. Tuttavia, ha descritto Sinner come una “persona fantastica” e “un bene per il nostro sport”.

Anche Novak Djokovic ha commentato, dicendo che l’intero caso “non dà una buona immagine al nostro sport”.

Ma Nadal, che si è ritirato dal tennis lo scorso anno dopo una carriera storica, ha detto di avere piena fiducia nell’attuale sistema antidoping.

«Dal mio punto di vista, non credo assolutamente che Jannik, solo perché è il numero 1 al mondo, abbia ricevuto un trattamento diverso rispetto a un altro giocatore, per come la vedo io e per quanto ne so,» ha dichiarato il 22 volte campione Slam.

«Credo davvero nel processo, ho fatto test per 20 anni, e so quanto siano severi in ogni singolo movimento… e credo nel sistema.

Non posso dire il contrario né pensarla diversamente, altrimenti significherebbe pensare che non viviamo in un mondo giusto – e invece credo davvero che, su questo fronte, viviamo in un mondo equo.»

Nonostante la squalifica, Sinner sarà tra i favoriti per la vittoria del suo primo Roland Garros quando il torneo inizierà a fine maggio.

Nadal, che ha vinto un record di 14 volte la Coppa dei Moschettieri, ha detto di sperare che un’eventuale vittoria di Sinner non venga macchiata da dubbi sulla sua legittimità a partecipare.

Il paragone con Carlos Alcaraz

Per conquistare il titolo, però, Sinner dovrà superare anche Carlos Alcaraz, spesso paragonato a Nadal.

Entrambi sono spagnoli e fortissimi sulla terra battuta: Alcaraz ha vinto il suo primo Roland Garros proprio lo scorso anno.

Nadal, che si è ritirato con 22 titoli Slam in singolare, ha detto che i paragoni sono naturali e che nutre grandi speranze per il giovane 21enne.

«Tutti noi abbiamo sentito la pressione dei media e delle aspettative della gente, ma alla fine siamo esseri umani e sappiamo come gestirla,» ha detto Nadal alla CNN.

«Non credo che per Carlos sia un problema portare quel peso. È un grande giocatore e ha una splendida famiglia alle spalle.

Penso che stia facendo un percorso fantastico e avrà una carriera incredibile, vincerà ancora tanto se resterà lontano dagli infortuni – è la cosa più importante. Gli auguro il meglio e credo davvero che avrà una delle carriere migliori di sempre.»

Nadal ha aggiunto che ogni tanto scambia messaggi con Alcaraz e che sarebbe sempre disponibile a offrire consigli – anche se non pensa che il giovane ne abbia bisogno.

Un invito che il 38enne estende a tutti i giocatori del circuito che vogliano imparare qualcosa dalla sua esperienza.

Tuttavia, Nadal per ora non ha seguito l’esempio di Andy Murray, che ha intrapreso la carriera da allenatore dopo il ritiro.

«Nella vita non si può mai dire mai,» ha detto, aggiungendo però che al momento preferisce godersi più tempo in famiglia senza tutti i viaggi del tour.

«È difficile immaginarmi ora in un ruolo del genere… non è il mio momento. Sto vivendo una fase diversa della mia vita e non mi vedo a viaggiare con un giocatore.»

Costruire l’eredità

Nadal è invece felice di continuare a sviluppare la sua accademia, che sta già producendo talenti di successo, arricchendo la sua eredità nel mondo del tennis.

E anche da ritirato, Nadal continua a ricevere riconoscimenti. Oltre al premio Laureus Sporting Icon, verrà celebrato anche in una cerimonia al Roland Garros di quest’anno.

«I risultati sono risultati, sai. Ho vinto quello che ho vinto, ho perso quello che ho perso, questi sono i fatti e nessuno può cambiarli,» ha detto Nadal, rispondendo su come vorrebbe essere ricordato ora che ha smesso di giocare.

«Ovviamente sarò ricordato come un grande tennista, ma per me è importante essere ricordato anche come una brava persona, un giocatore che ha sempre lottato duramente ma con valori positivi, sempre corretto con tutti in campo.

Cercando di rispettare ogni singolo momento – per me, è questa la cosa più importante.»

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