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Jannik Sinner e la Confessione Inaspettata: “Ho Pensato di  Lasciare  il Tennis Prima del Trionfo agli Australian Open 2025”

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In un’intervista che ha lasciato senza parole fan e addetti ai lavori, Jannik Sinner ha rivelato di aver attraversato uno dei momenti più difficili della sua giovane ma già straordinaria carriera poco prima di conquistare il titolo agli Australian Open 2025. Il campione altoatesino, che ha riscritto la storia del tennis italiano diventando il primo italiano a vincere il torneo di Melbourne, ha raccontato di aver seriamente pensato di abbandonare il tennis professionistico.

Una rivelazione che sorprende, considerando l’ascesa apparentemente inarrestabile del ventitreenne di San Candido, ormai numero uno indiscusso del tennis mondiale. Eppure, dietro la freddezza e la compostezza che lo hanno sempre contraddistinto in campo, si nascondeva un periodo di profonda crisi personale e sportiva.

“È stato un momento buio,” ha dichiarato Sinner, visibilmente commosso. “Sentivo un peso enorme sulle spalle, come se non riuscissi più a godermi quello che facevo. Ogni giorno diventava più difficile trovare motivazione, ogni allenamento era una lotta interiore.” Secondo quanto raccontato dallo stesso tennista, il 2024 è stato un anno complicato nonostante alcuni buoni risultati. L’infortunio al ginocchio, i problemi fisici ricorrenti e la pressione crescente delle aspettative esterne avevano minato la sua serenità e la sua fiducia.

“Non avevo più certezze. Non dormivo bene, mi allenavo senza voglia, mi chiedevo costantemente se ne valesse ancora la pena. A un certo punto ho detto a me stesso: ‘Forse è arrivato il momento di fermarsi’.” Queste parole, pronunciate con un tono pacato ma carico di emozione, descrivono la profonda umanità di un atleta spesso dipinto come imperturbabile.

Il punto di svolta, racconta Sinner, è arrivato grazie al suo team e alla sua famiglia: “Ho parlato tanto con il mio coach, con la mia famiglia, con le persone a cui voglio bene. Mi hanno fatto capire che non dovevo avere paura di essere vulnerabile, che non c’è nulla di male nel sentirsi persi ogni tanto. È proprio in quei momenti che si capisce davvero chi si è.”

Sinner ha deciso quindi di dare un’ultima possibilità a se stesso e al tennis, rimanendo qualche settimana lontano dalle competizioni per ritrovare serenità. Ha lavorato non solo sul fisico, ma soprattutto sulla mente. La scelta di affidarsi a uno psicologo sportivo ha segnato un punto di svolta decisivo. “Lavorare sulla mia salute mentale è stato fondamentale. Non basta colpire bene la palla: devi anche sentirti bene dentro, devi credere in te stesso.”

Il resto è storia: un torneo perfetto a Melbourne, culminato in una finale memorabile vinta contro Carlos Alcaraz, in un match che è già entrato negli annali del tennis. “Quando ho sollevato il trofeo degli Australian Open, non pensavo solo alla vittoria. Pensavo a tutte le volte in cui ero sul punto di mollare. Quel trofeo è la dimostrazione che vale sempre la pena resistere, anche quando sembra impossibile.”

Le parole di Jannik Sinner rappresentano un messaggio potente non solo per chi pratica sport ad alti livelli, ma per chiunque si trovi ad affrontare momenti di difficoltà. Il suo racconto dimostra che anche i campioni possono avere dubbi, paure, fragilità. Ma ciò che fa davvero la differenza è il coraggio di affrontarle, la forza di rialzarsi, la volontà di non arrendersi mai.

Con questa confessione sincera e toccante, Sinner si conferma non solo come uno dei più grandi tennisti della sua generazione, ma anche come un esempio straordinario di determinazione e umanità. E ora che ha superato le sue paure, il futuro sembra ancora più luminoso per il giovane campione italiano.

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